Si sa, la vita è fatta di cose belle e di cose decisamente meno belle. A volte però, mentre sembra che si possa solo star lì, zuppi a sopportare l’ultimo temporale, capita di vedere un lumicino verso cui dirigersi, come succede nelle fiabe. Quel lumicino è la direzione giusta, quella strada che, mentre la percorri, ti fa capire chi sei e ti dà la forza di un leone.
Anni fa, mentre frequentavo l’università, ho iniziato a lavorare come fotografa per artisti. Realizzavo reportage fotografici riguardanti la creazione di opere e le inaugurazioni delle mostre. Allora si fotografava solo utilizzando la pellicola e i professionisti seri “schifavano” il digitale. Appena laureata ho iniziato a lavorare tutti i giorni come farmacista, a tempo pieno, per cui non immaginate quanto sia stata dura, dopo anni, riprendere in mano la macchina fotografica e ricominciare quasi tutto dal principio. Eh sì perché scattare in digitale è proprio un’altra cosa. In più non avevo mai fotografato piatti, che richiedono di fare mille prove di cucina e dedicarsi allo styling. Però volevo far sapere al maggior numero di persone possibile che si può mangiare in modo sano senza fare penitenza. Volevo riuscire assolutamente, perché avevo capito quanto fosse mastodontica la correlazione tra errata alimentazione e malattie. Dopo che mio marito, che ha sempre avuto un’inossidabile fiducia in me, mi ha regalato una macchina fotografica digitale, ho iniziato a fare foto in ogni piccolo ritaglio di tempo, cercando di non demoralizzarmi neanche quando persino il millesimo scatto era una grandissima schifezza. Di sera, quando non c’era più luce per fotografare (fotografo solo quando è il sole ad illuminare i miei piatti), studiavo libri, articoli e pubblicazioni sull’alimentazione.
Sono passati anni. Ieri, quando mi sono svegliata, dopo una notte a dire il vero non bellissima per via delle tempeste che la vita non manca mai di farci arrivare, ho preso il cellulare e ho visto l’immagine della viola che ho colto in balcone che se ne stava, tranquilla, sopra la mia tortina di ricotta di mandorle. Il tutto, sulla copertina della rivista Cucina Naturale, la mia rivista di cucina preferita da sempre. Solo pochi anni fa, sfogliavo con religiosa devozione questa rivista, domandandomi chi fossero quelle persone che realizzavano piatti così invitanti e foto così belle. Adesso anche io collaboro con loro e sono infinitamente orgogliosa della mia rubrica “Cucina Medicina”. Non ve lo nascondo, non è semplice, perché a volte sono talmente stanca che se mi guardo allo specchio vedo uno zombie. Però ora guardo quella piccola viola sulla tortina, che brilla come un lumicino per indicare la mia direzione.
Vi lascio il link della mia ricetta, che troverete sul sito di Cucina Naturale. C’è anche il video della ricetta, realizzato dalla splendida Marzia Riva, che mi ha anche detto di aver mangiato tutta la tortina dopo averla cucinata, perché le è piaciuta tantissimo!
Dopo aver scritto questo piccolo pezzo, scappo al lavoro. Non prima, però, di aver augurato tanti lumini a tutti!