Sebbene dicano che la primavera sia arrivata, pare che la morsa del gelo non voglia mollare quest’anno. Quando abbiamo girato in lungo e in largo Fara in Sabina per fare qualche foto, poco tempo fa, era un giorno gelido ma limpido e mi sono resa conto che non potevo non dedicare a questo borgo un post a parte. Non volevo darle poco risalto mettendola assieme all’abbazia di Farfa e all’olivo più grande d’Europa, che sono comunque nel territorio di Fara, di cui ho parlato qui, perché questa cittadina che regala una veduta a 360° è davvero spettacolare.
Prima di tutto, sembra di essere sbarcati in territorio straniero: abbiamo incontrato persone provenienti dal Canada, dalla Francia e dall’Irlanda in una sola mattina, mentre bevevamo una spremuta nel piccolo bar panoramico all’inizio del paese. All’estero Fara è famosa e gettonatissima! Contornati da gatti meravigliosi, abbiamo iniziato a esplorare per bene i vicoli di mattoncini. In realtà visitiamo sempre questo paese in occasione del Fara Jazz Festival, un appuntamento al quale non si può mancare perché a rendere indimenticabili le serate sono musicisti di fama mondiale e altri che lo diverranno presto. Però perlustrarla per bene, girare per ogni viuzza, comprare la pizza bianca calda nel panificio della piazza centrale che utilizza solo farine di grani italiani certificati e cuoce in un forno antico, e mettersi a sgranocchiarla sotto l’altissima torre di fronte al panorama, è stato davvero sorprendente. Consiglio davvero una visita in questo paesino perfetto, dove tutto è tenuto proprio bene.
E siccome è ancora freddo, io faccio man bassa dei doni preziosi che queste temperature regalano: i cavoli. Preferisco quelli viola perché questo colore, mentre in teatro porta sfortuna, se messo nel piatto ha tutt’altro effetto. Le sostanze che danno questa colorazione, difatti, sono una specie di elisir di lunga vita. Dove vedete viola e blu scuro, lì sono gli antocianosidi. Vi conviene abbondare: proteggono l’elasticità dei vasi, prevenendo le rotture dei capillari e l’edema, sono antinfiammatori e antitumorali. Convinti?
Ecco un modo semplice di cucinare il cavolo viola, in insalata e arricchito da limone, noci e prezzemolo. E olio sabino ovviamente, quello non potrebbe mai mancare.
Cavolo viola con noci, limone e prezzemolo
I perché della ricetta:
Il prezzemolo? Alcuni studi confermano che, questa pianta onnipresente nella cucina italiana, blocca l’angiogenesi per diversi tipi di tumore.
Le noci? Se crude ci regalano buone dosi degli importantissimi omega-3.
Il cavolo rosso? Abbondate. Come dicevo prima, gli antocianosidi qui presenti aiuteranno il nostro sistema circolatorio a rimanere giovane e diminuiranno l’infiammazione nel nostro organismo.
Il limone? Se cercavate un concentrato antiossidante, l’avete trovato in questo frutto che arricchisce il sapore di ogni piatto.
L’olio extravergine di oliva? Contiene grassi insaturi, davvero benefici per il nostro organismo.
Ingredienti per 4 persone:
Cavolo viola 400 g
Noci sgusciate 80 g
Un limone non trattato
Un mazzetto di prezzemolo
Polvere di peperoncino a piacere
Olio extravergine della Sabina
Sale e pepe
Procedimento:
Lavare il cavolo viola e tagliarlo a striscioline molto sottili. Grattugiare la buccia del limone, spremere il succo e metterli in una piccola ciotola. Unire tre cucchiai di olio, il peperoncino, il pepe e il sale e sbattere con una forchetta finché non otterremo un’emulsione. Versare tutto sul cavolo e lasciare riposare per almeno 20 minuti. Decorare poi con le noci sminuzzate grossolanamente e le foglie di prezzemolo. Buon appetito!
Se cercate altre ricette con le noci, provate questi gnocchi di lenticchie alla crema aromatica di noci, oppure questi fusilli alla crema di olive, noci e zucchine marinate. Queste barchette di avocado, noci e champignon contengono anche il prezioso limone antiossidante.
Bene, è arrivato il momento di augurare a tutti buon lavoro e tanto divertimento nel cucinare. Se ciò che ho pubblicato vi è piaciuto, per favore, datemi una mano! Condividete utilizzando i pulsanti sotto. Grazie!